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Lettera Personale ai Direttori di Alberghi

 Nel 1999 inizio a fare l’imprenditore dopo essere stata responsabile del settore turistico di ITALIA LAVORO spa, divenendo il porta voce della Flessibilità del lavoro.

Ho capito durante le migliaia di appuntamenti con imprenditori, Direttori di alberghi in Italia, che mancavano le professionalità operative, con una sede a Roma e una a Verona, ho iniziato a chiedere ospitalità ai Direttori con cui avevo aperto delle collaborazioni, nei loro alberghi l’utilizzo dei Reparti per diventare aule formative. Nel mio percorso ho formato con professionisti come te , le nuove leve. Dalla Cameriera ai piani in poi, sino al personale impiegato al Ricevimento.

Io ero soltanto una Psicologo del lavoro, “Vecchia scuola “ e mai mi sono presentata come Manager del Turismo, ma credo di avere attraversato le diverse fasi dello stesso.

Con passione, Volontà, investendo  personalmente,  coinvolgendo la mia famiglia.

Volevo aprire il COLLEGE un istituto post diploma , post Laurea  italiano, per i ns ragazzi. Ne ho parlato con i Presidenti  delle  Varie  Sigle che rappresentano , dovevamo stare tutti insieme, non aveva importanza se i fondi li avevo messi io sul tavolo.

L’importante era sviluppare questo progetto.

Tutto benissimo, mi dicono che sono d’accordo, la mia idea e di chiedere una piccolissima somma agli associati, tutti, per gestire in un albergo a Roma il famigerato College, chiedere gli accreditamenti e possibilmente far pagare in modo adeguato e personale  la formazione.  Attraverso borse di studio, e altri strumenti come una fondazione internazionale .

Oggi  la rivincita su questa crisi e’ il Turismo Esperenziale, concordo, sono argomenti che ho gia’ trattato, con alcuni dei miei insegnanti .

Nella mia ricerca analizzo, inizialmente, la letteratura sul turismo esperienziale, rilevatasi innovativa e davvero adeguata per le nuove offerte turistiche, per quanto ci sia ancora molto da scrivere su questo argomento, in quanto finora trattato in modo insufficiente.

Dopo aver inquadrato sia la dottrina del turismo esperienziale, ho esaminato i vari progetti inerenti all’argomento attuati in Italia, in modo tale da avere la prova concreta di come si possano sfruttare queste disponibilità per strutturare un determinato percorso turistico e rilanciare il turismo dei piccoli centri e dell’Italia in generale.

“ Di tutti i libri, quello che preferisco è il mio passaporto, l’unico in ottavo che apre le frontiere. (Alain Borer)”

Da una ricerca nella mia Università dove ho conseguita la Laurea :

Nel XXI secolo un verbo chiave della nostra cultura e del nostro parlar comune è “viaggiare”, una parola collegata a sua volta a quella di turismo, definito dall’Enciclopedia Treccani come “l’insieme di attività e di servizi a carattere polivalente che si riferiscono al trasferimento temporaneo di persone dalla località di abituale residenza ad altra località per fini di svago, riposo, cultura, curiosità, cura, sport ecc.”. Il turismo è pertanto trasferimento ciclico: partenza dal domicilio abituale, arrivo ed eventuale soggiorno nella località di destinazione, ritorno alla località di partenza.” Il turismo si sviluppò, eccetto qualche antecedente storico proveniente da fonti storico – letterarie, con gli antichi Romani, quando le persone privilegiate passavano lunghi periodi nelle ville di località climatiche (Formia, Ischia, Capri…), lontane dalla casa di residenza1 . Durante il Medioevo i viaggi erano di carattere commerciale o religioso. Le strade erano pericolose. Si percorrevano le grandi vie, come la “via della seta”, per commerciare; invece i pellegrini e i monaci cristiani si dirigevano verso i più famosi luoghi di culto, Roma, Gerusalemme e Santiago di Compostela, attraversando le strade che prendono il nome delle stesse destinazioni; invece i musulmani verso La Mecca e Medina2 . Nel periodo rinascimentale i patrizi prediligevano le residenze di campagna e i lunghi viaggi, come quello effettuato dal francese Michael de Mountaigne in Italia. Il XVIII e XIX secolo videro realizzarsi il primo avvenimento turistico accertato, che è all’origine del medesimo nome, cioè il “Gran Tour”, un viaggio d’istruzione necessario.

Molti scrittori trovavano l’ispirazione in luoghi diversi: campagne, città, villaggi…Questi posti oggi sono chiamati “Parchi letterari”. Lo scopo è quello di far rivivere, attraverso percorsi sensoriali, il ricordo di molti letterati e far provare, toccare, sentire, gustare e osservare tutto ciò che ha condotto questi autori a scrivere le proprie opere. I Parchi consentono di conoscere ulteriormente tali scrittori a livello umano: i loro pregi, i difetti, le simpatie e le debolezze. Il fondatore di ciò è stato Stanislavo Nievo, successore di Ippolito Nievo, che voleva preservare le storie letterarie e le pietre del proprio Castello di Colloredo di Montalbano in Friuli, dove il suo avo scrisse “Confessioni di un italiano” (1867)4 .

Si parla sempre di più di turismo esperienziale  che può essere contrapposto al  turismo di massa.  Quello a cui eravamo abituati tutti sino all’inizio della pandemia.

Ciò che conta oggi non sarà più la destinazione , se è conosciuta o meno, ma vivere un’esperienza intima ed essere protagonista della propria vacanza.

Turismo Esperienziale, è legato maggiormente alla salvaguardia dell’ambiente, della cultura e delle tradizioni, quindi più vicino  al Turismo Sostenibile e  Responsabile. Di cui abbiamo un protocollo del 2002

Scritto e progettato da noi per azienda alberghi Inglese.

 

Sei ovviamente esperto e a conoscenza che Il Turismo Esperienziale è un movimento globale in crescita che coinvolge i turisti durante il viaggio  in una serie di attività indimenticabili con un forte impatto personale.  Attività che colpiscono tutti i sensi e creano connessioni a livello fisico, emotivo, spirituale, sociale e intellettuale. Solitamente  durante tale esperienze il turista interagisce  con le persone, la storia e le tradizioni del luogo.

Il viaggiatore  non si accontenta più  di ricordare  il proprio viaggio semplicemente scattando foto ma ha il desiderio di partecipare a  delle autentiche esperienze  che possono condividere e raccontare agli altri.

un nuovo modo di raccontare l’esperienza di viaggio

Io credo che cercando di evitare le grandi OTA, e se si riparte da soli , la possibilità di cambiare lo scenario puo’ derivare da un indotto personalizzato da ogni staff Revenue di ogni albergo. Inventare pacchetti diversi, pensa lo scenario, la diversità non solo territoriale, ma le esperienze che si potranno mettere in campo attraverso l’intuito, l’immaginazione.

Pensa che abbiamo creato un progetto di Alternanza scuola lavoro, in un Istituto di Roma alberghiero, creando attraverso un tavolo di lavoro con la Dssa Sinisi, denominato IL VIAGGIO DEI RICORDI , un pacchetto viaggio dei ns connazionali all’estero nel loro paese di origine in Italia.

Un viaggio indimenticabile, sensoriale, culturale, emotivo.

(Turismo enogastronomico ):

  • Cooking Class: Il turista   cucina e prepara le pietanze tradizionali del luogo. Questa fase , alcune volte, è  a preceduta dalla ricerca e raccolta in prima persona degli ingredienti come ad esempio ortaggi, spezie, frutta, latte etc ( ma ovviamente convincere i grandi alberghi commerciali a una startegia del genere e’ impensabile, ) invece non solo e’ molto sentito, ma innovativo , e’ come faree organizzare  un team building
  • Degustazione vini e prodotti tipici: negli ultimi anni le visite di cantine e dei vigneti sono cresciute  esponenzialmente. Sicuramente una degustazione di vini guidata da un esperto  sommelier  è un’esperienza che non colpisce solo le papille gustative.

In quest’ambito possono essere individuate moltissime attività ed esperienze, tra cui :

  • Trekking:passeggiate sia in alta quota, immersi nella natura, che in bassa quota. Se stiamo parlando di alberghi montani
  • Si sta diffondendo tantissimo il cosiddetto trekking urbano,cioè  passeggiate nei centri storici o in quartieri ricchi di storia e tradizione.
  • Cicloturismo:escursioni in bici tra boschi  ma anche in città d’arte e centri storici. In ogni caso è la bicicletta la protagonista di quest’attività.
  • Rafting:cioè la discesa di corsi d’acqua, spesso impervi, con appositi canotti. In voga adesso anche lo Slow Rafting, adatto a tutta la famiglia.
  • Escursioni in barca anche dai ns porti turistici nelle varie Regioni, per ammirare bellezze naturalistiche come grotte, fondali e il mare in genere .

Vorrei porre l’accento su un fenomeno turistico che si è sviluppato recentemente. Sto parlando della pescaturismo, cioè l’esperienza di trascorrere una o più giornate in delle apposite imbarcazioni  insieme ai pescatori mentre lavorano.

Si può vivere quindi un’esperienza da vero pescatore, ammirando luoghi i incantati e magari gustando il pesce appena pescato. Per esempio se siamo  a Messina, non posso non segnalare l’esperienza a bordo della feluca, tipica imbarcazione dello Stretto per la pesca del pesce spada . Esperienza  che possono vivere i turisti ma anche la gente del luogo.

La nostra Italia e’ un meraviglioso insieme di borghi, paesi, contrade, città , musei, musei all’aria aperta, mare monti, pianure e laghi, mari nostrani, l’albergatore diventa un esperto di viaggi esperenziali, noleggiando pullman, affidando il gruppo a una esperta guida turistica. E i suoi viaggi unici e segreti.

Carissimo Direttore,  sicuramente non e’ una missiva sintetica, ma se vuoi possiamo e potremmo collaborare, la location per il college, per formare nuove figure professionali , che portino avanti i nuovissimi strumenti,  ce l’abbiamo www.relaiscastrumboccea.it  è meraviglioso, un castello rurale. l’accreditamento agenzia per il lavoro da dedicare al settore pure. E quello del Miur alta formazione idem

Potremmo ripartire da qui.  Un caro saluto. E spero di sentirti a voce.

 

Dssa Aurora Spurio 3669275115

 

       

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